Passeggiare per le vie del centro storico di Volterra vuol dire percorrere un itinerario storico-artistico che parte dall’epoca etrusca fino al periodo ottocentesco. A testimoniare l’origine etrusca del centro storico rimane oggi la “Porta all’Arco” (IV-III sec. a.C.). La porta fa parte della antica cinta muraria della città: edificata dagli etruschi fu poi leggermente modificata durante il periodo alto medievale quando Volterra divenne libero comune. Da notare sono la rappresentazione delle teste di Tinia (Giove) e i due dioscuri Castore e Polluce (divinità protettrici etrusche), rispettivamente sulla chiave di volta... e sui due piani di imposta). La Cattedrale di Volterra, dedicata all’Assunta, fu costruita attorno al 1120 e ampliata nel XIII secolo, secondo il Vasari, da Nicola Pisano (1220 ca. – 1280 ca.). Nel 1580-84, dopo il Concilio di Trento e le nuove norme liturgiche, furono modificati gli interni: oggi si presentano in stile Barocco. Sopra l’arco trionfale sovrasta lo stemma della famiglia Medici al fine di ricordare a tutte le generazioni presenti e future che il grandioso soffitto fu realizzato grazie alla magnificenza del granduca. Da non perdere sono le opere di Candid (Bruges 1548 – Monaco 1628), de l’Empoli (Firenze 1551-1640), di Matteo Rosselli (Firenze 1578 – 1650), del Domenichino (Bologna 1581 – Napoli 1641), del Pomarancio (Pomarance, Pisa 1520 ca. 1596 ca.),di Mariotto Albertinelli (Firenze 1474 – 1515) e di Giovanni Angelo Montorsoli (Montorsoli, Firenze 1507 – Firenze 1563). Rappresenta a pieno l’epoca medievale il Palazzo dei Priori, oggi palazzo comunale: all’interno si può visitare la Sala del Consiglio della Giunta. Fu sede dei Podestà e dei Capitani del Popolo il Palazzo Pretorio: la sua torre, la più antica della città, è chiamata Torre del Porcellino in quanto sopra una mensola c’è la figura di un porcellino. Accanto a questi monumenti si trova un artigianato unico: la lavorazione dell’alabastro. Vicino Volterra in località Lajatico si trova la Villa medicea di Spedaletto una delle residenze di Lorenzo il Magnifico: gli attuali proprietari fanno parte della famiglia Corsini, nobile famiglia fiorentina.Continua Riduci
Il Museo Etrusco di Palazzo Desideri Tangassi è uno dei più antichi musei pubblici della storia: nacque nel 1761 quando l’abate Mario Guarnacci donò la sua raccolta di pezzi archeologici e una raccolta di 50.000 libri al “pubblico della città di Volterra”. Oggi, oltre alla biblioteca, sono esposti monumenti arcaici, classici e reperti del IV – I secolo a.C.. La Pinacoteca Civica Palazzo conserva una serie di dipinti proveniente dal territorio di Volterra dell’epoca Alto-medievale e rinascimentale. Il Museo d'Arte Sacra presenta invece opere provenienti dalla Cattedrale e da chiese della Diocesi. Infine l'Ecomuseo... dell’Alabastro è dedicato all’Alabastro e si divide in due distinti itinerari territoriali: l'itinerario dell'escavazione e l'itinerario della lavorazione e della commercializzazione. Ad arricchire gli itinerari contribuiscono anche l'Archivio d'Area di Santa Luce, il percorso all'interno di una galleria della cava del Massetto nella Valle del Marmolaio e l'Archivio d'Area presso l'Istituto Statale d'Arte di VolterraContinua Riduci