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Carnevale in Toscana: tradizioni, maschere e sapori

Carnevale in Toscana: storia e magia di una festa senza tempo

Il Carnevale in Toscana è molto più di una semplice festa in maschera: è un viaggio attraverso secoli di tradizioni popolari, simbolismi antichi e spettacoli che trasformano città e borghi in palcoscenici a cielo aperto. Tra febbraio e marzo, quando il calendario cattolico concede un’ultima esplosione di gioia prima della Quaresima, l’intera regione si anima con sfilate di carri allegorici, maschere tradizionali, spettacoli di piazza e dolci tipici. Qui la cultura carnevalesca non è solo folklore, ma un’esperienza collettiva che unisce generazioni, tra satira pungente, arte della cartapesta e convivialità. Dai carri monumentali del Carnevale di Viareggio alle competizioni secolari di Foiano della Chiana, fino agli spettacoli in Piazza del Campo a Siena, ogni evento regala emozioni uniche. Partecipare al Carnevale toscano significa immergersi in un patrimonio immateriale che conserva la capacità di sorprendere e divertire, anno dopo anno, con lo stesso entusiasmo di sempre.

Il Carnevale di Viareggio: satira, arte e spettacolo sul mare

Il Carnevale di Viareggio è considerato uno dei carnevali più famosi al mondo. Nato nel 1873, si distingue per i suoi carri allegorici in cartapesta, tra i più grandi d’Europa, che possono superare i 20 metri di altezza e richiedono mesi di lavoro da parte di intere squadre di artigiani. Le sfilate, che si tengono lungo la Passeggiata a mare, rappresentano un appuntamento imperdibile non solo per la satira politica e sociale che caratterizza i carri, ma anche per l’atmosfera festosa che coinvolge tutta la città.

L’edizione 2025 del Carnevale di Viareggio propone sei grandi Corsi Mascherati: 8, 16, 22, 27 febbraio, 2 e 4 marzo. Ogni sfilata è accompagnata da musica, spettacoli e eventi collaterali, come veglioni rionali e feste tematiche che animano i quartieri. La maschera simbolo è Burlamacco, creata nel 1930 da Uberto Bonetti, accompagnata da Ondina, emblema della città balneare.

Il Carnevale di Viareggio non è solo festa, ma anche luogo di memoria e creatività: la Cittadella del Carnevale ospita laboratori, mostre e il Museo del Carnevale, aperto tutto l’anno. Questo complesso rappresenta il cuore produttivo della manifestazione, un centro di eccellenza che racconta l’evoluzione delle tecniche della cartapesta e la storia dei carri.

Partecipare a Viareggio significa vivere un’esperienza completa, dove tradizione, spettacolo e innovazione si fondono. Dai cortei mascherati ai fuochi d’artificio finali, ogni momento diventa un ricordo indimenticabile, capace di attrarre visitatori da tutta Italia e dall’estero.

Foiano della Chiana: il Carnevale più antico d’Italia

Se Viareggio incarna la modernità e la satira, Foiano della Chiana (Arezzo) custodisce uno dei carnevali più antichi e autentici d’Italia, con una storia documentata fin dal 1539. La caratteristica principale è la sfida tra i quattro “Cantieri” cittadini (Azzurri, Bombolo, Nottambuli e Rustici), che si contendono il titolo con carri allegorici di straordinaria fattura. Ogni anno la comunità partecipa compatta, trasformando la festa in un rito collettivo che rafforza l’identità del borgo.

L’edizione 2025 si è svolta nelle domeniche 9, 16, 23 febbraio, 2 e 9 marzo, mentre per il 2026 le date previste sono 1, 8, 15, 22 febbraio e 1° marzo. Il momento culminante è il Rogo di Re Giocondo, fantoccio simbolico che viene bruciato in piazza, accompagnato da fuochi e spettacoli: un rito di rinnovamento che segna la chiusura del Carnevale e l’arrivo della Quaresima. 

Foiano è anche un’occasione di festa diffusa, con eventi gastronomici, spettacoli itineranti e attività pensate per le famiglie. Negli ultimi anni sono state introdotte aree food, mercatini e laboratori per bambini, che rendono il Carnevale un’esperienza a 360 gradi. 

Partecipare a questo Carnevale significa riscoprire un’atmosfera più intima rispetto a Viareggio, ma non meno suggestiva: qui il senso di appartenenza e la passione della popolazione rendono l’evento unico e profondamente radicato nella cultura locale. Foiano è la testimonianza vivente di come una tradizione possa rinnovarsi restando fedele alle sue origini.

Altri carnevali e sapori tipici della Toscana

Il Carnevale toscano non si esaurisce con Viareggio e Foiano. Anche Siena propone un calendario ricco: Piazza del Campo diventa un grande teatro all’aperto con spettacoli di giullari, acrobati, saltimbanchi ed esibizioni musicali che richiamano famiglie e turisti. L’atmosfera medievale della città si fonde con l’allegria carnevalesca, creando un evento unico nel suo genere. 

Accanto agli spettacoli, il Carnevale toscano è sinonimo di gastronomia tradizionale. Tra i dolci più amati troviamo la schiacciata fiorentina, soffice torta rettangolare spolverata di zucchero a velo e spesso decorata con il giglio di Firenze; il berlingozzo, ciambella profumata agli agrumi, che prende il nome dal “berlingaccio”, ultimo giovedì di Carnevale; e i brigidini di Lamporecchio, sottili cialde croccanti aromatizzate all’anice. 
Questi sapori arricchiscono le tavole delle famiglie e degli stand gastronomici durante le feste, confermando il legame indissolubile tra Carnevale e convivialità. Partecipare a un Carnevale toscano significa dunque non solo ammirare carri e maschere, ma anche assaporare la cultura culinaria del territorio.

In definitiva, il Carnevale in Toscana è una celebrazione poliedrica: spettacolo, tradizione, identità e gusto convivono in un unico grande evento che, anno dopo anno, continua ad attrarre migliaia di visitatori.

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